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sabato 19 luglio 2014

Dimissioni Conte alla guida della Juventus: i retroscena

Cosa si cela dietro le dimissioni a sorpresa del mister Antonio Conte? Perchè la decisione del cambio della guida tecnica è stata presa in pieno calciomercato e durante il ritiro?
Ecco i retroscena della vicenda Conte.









Cari amici bianconeri, questo è senza dubbio un periodo molto complicato e triste degli ultimi anni della storia juventina. Le dimissioni di Antonio Conte hanno mandato il popolo bianconero nel panico. Il motivo di questa amara considerazione è il forte grado di juventinità che mister Antonio ha dimostrato in questi 3 anni vincenti. Si è instaurato un legame con il popolo bianconero indissolubile. Le dimissioni di Conte a sorpresa hanno lacerato in profondità gli animi dei tifosi. Dopo il ritorno dalla Serie B in cui la Juventus fu mandata per motivi extra-calcistici, la squadra bianconera aveva perso quel DNA vincente che caratterizza la sua storia. Una serie di annate mediocri che, senza voler far nomi, hanno visto sedere sulla panchina juventina allenatori di dubbio valore. Ed ecco che a partire dalla stagione 2011-12 sale in cattedra mister Antonio che è riuscito a trasformare la Juve da perdente di lusso (2 settimi posti consecutivi) e vincente e convincente sul campo inanellando una serie di record, l'ultimo dei quali è proprio il traguardo del 102 punti nell'ultima vincente stagione. I meriti di Conte però non sono soltanto legati ai freddi numeri. Anzi, Conte è riuscito a ridonare alla Juventus e al popolo bianconero quel carisma e orgoglio di essere juventini che sembrava perduto. Capiamo bene quindi che Conte rappresentava e rappresenterà sempre una rivincita per i bianconeri di tutto il Mondo contro invidie e soprusi che la vicenda calciopoli e non solo hanno voluto esasperare.


Alla fine della scorsa stagione ecco però il nuovo sfogo di Conte che già alla fine della stagione precedente aveva manifestato alla Dirigenza. Il malessere di Antonio sembrava però essere legato ad una motivazione quanto mai pragmatica: la voglia e la necessità di primeggiare anche in Europa, là dove la Juve storicamente balbetta. Nuova sfida per Conte e per la squadra: vincere la Champions! Per raggiungere questo traguardo però serviva una rosa ben più forte e organizzata. Quindi, era pensiero comune che la motivazione del malessere più volte manifestato di Conte fosse una strategia raziocinante per stimolare Agnelli, Marotta e compagnia a ulteriori sforzi di mercato.

Ma allora, perchè dichiarare la rescissione consensuale del contratto che lo legava alla Juventus per un altro anno solo all'inizio del ritiro? Ciò che lascia sconcertati i tifosi della Juve non è stato solo l'addio di Conto ma anche la tempistica in cui questo è avvenuto.

Allora, cosa si cela dietro le dimissioni di Conte?
Secondo la Redazione di Biglietti Juventus Stadium esistono 2 motivazioni principali che hanno indotto questa tempistica. In primo luogo, la campagna abbonamenti Juventus per la stagione sportiva 2014-15. Si è conclusa da poco infatti sia la fase di rinnovo dei vecchi abbonati sia la fase di nuovi abbonamenti. Il successo è stato abbastanza buono. I rinnovi sono stati di circa il 90% nonostante il rincaro dei prezzi degli abbonamenti e soprattutto le limitazioni nella possibilità di cedere il posto allo stadio da parte degli abbonati. Insomma, non si poteva rendere nota la rescissione del contratto di Conte prima o addirittura in piena fase di sottoscrizione degli abbonamenti. Il secondo motivo, forse ancora più forte, che sta prendendo piede in questi giorni è un retroscena che avrebbe potuto portare Conte al Milan. Si avete capito bene....Conte al Milan!! Ovviamente, la società non poteva permettere questa beffa proprio per i motivi sopracitati e per la forte juventinità che Conte rappresenta. Alla fine dello scorso campionato sembra che Conte fosse stato avvicinato da Galliani che al Milan doveva sostituire uno "sfortunato" Seedorf. L'opportunità di soffiare Conte alla Juve sarebbe stata clamorosa. Ed ecco, che fiutato l'affare, Galliani si lancia su un Conte stanco e forse deluso dalle strategie di Agnelli. Capita l'antifona, la Dirigenza juventina non ha potuto fare di meglio che cercare di convincere Conte ad onorare il contratto e soprattutto a prendere tempo. Quel tempo che il Milan di patron Berlusconi non aveva perchè andava rapidamente designato un nuovo tecnico rossonero che potesse risollevare gli animi in casa Milan. Ecco quindi che la tempistica dell'addio di Conte nei primi giorni di ritiro a Vinovo potrebbe essere stata pilotata dalla dirigenza bianconera per far in modo che nel frattempo il Milan ufficializzasse il nuovo tecnico, Pippo Inzaghi, bloccando di fatto l'operazione Conte al Milan. Certo, a posteriori e a mente fredda, la strana tempistica dell'addio di Conte sembra racchiudere ben altre motivazioni e considerazioni.



La pura apparente irrazionalità del gesto di Conte che sembrava legata ad una sensazione fumosa e poco chiara sembra assumere i contorni di un addio (inevitabile viste le divergenze strategiche sulla squadra) che però in se conserva una strategia assolutamente razionale da parte della Dirigenza.
Ovvie tuttavia le contestazioni sul nuovo tecnico, proprio ex-Milan, Massimiliano Allegri alla guida tecnica della Juventus. Inutile poter pensare di dimenticare Antonio Conte: vedi il video sulla reazione dei tifosi juventini.


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