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martedì 26 gennaio 2016

Buffon: "mi ritiro a 40 anni dopo il Mondiale in Russia"

Gigi Buffon sembra ancora un ragazzino. In campo è reattivo come un giovane ansioso di scalare la carriera con in più una qualità che lo rende unico: l'esperienza e la lucidità che gli permettono di guidare magistralmente la fase difensiva della Juventus e della Nazionale. Oggi Buffon dichiara pubblicamente che lascerà il calcio giocato dopo i Mondiali in Russia del 2018.




Esordio a Parma

Sembra immortale Buffon, molti sono stati gli eredi designati e quasi annunciati ma nessuno è mai riuscito a portargli via lo scettro del numero 1. Fin dal suo esordio Buffon ha mostrato le stimate del predestinato. In quel lontano 19 novembre del 1995 Gigi nazionale esordì in Serie A con la maglia del Parma contro l'armata invincibile del Milan di Capello: fu 0-0 anche per merito di quel ragazzino di Carrara che per la prima volta si affacciava al palcoscenico del Campionato maggiore. 

Campione del Mondo 2006

Da quel giorno ad oggi la carriera di Buffon fu in continua crescita. I picchi della sua carriera sono certamente la conquista del Mondiale del 2006 con Lippi in panchina mentre, dopo aver vinto quasi tutto con la maglia della Juventus, persegue ancora quel titolo di Campione europeo per Club che l'anno scorso è riuscito solo a sfiorare perdendo in finale di Champions League contro 

In Serie B, ma con la Juventus

Andare in Serie B con la Juventus è stato un onore per Buffon che ha risposto sul campo a chi lo voleva già con la maglia del Milan dopo il terremoto di Calciopoli. Sarebbe stato difficile per chiunque andare a giocare su campi semi-sconosciuti della Serie B dopo aver vinto il Mondiale. Era umano cedere alle lusinghe del Milan in quella tremenda estate del 2006. Ma non per SuperGigi Buffon che ha più volte dichiarato di aver seguito quello che era più in linea con il suo credo e sentito, ovvero vestire la maglia della Juventus in qualunque campionato si giochi. Insieme a Del Piero, Trezeguet, Nedved, Camoranesi (e altri) questa decisione di restare alla Juventus anche in Serie B ha trasformato Buffon da campione a mito, immortale. Solo in queste occasioni capisci veramente se un giocatore va dove lo porta il vil denaro (Ibrahimovic) oppure ha un cuore e un'anima a tinte bianconere. 




Questa decisione ha reso Buffon, in termine di presenze, il più fedele di sempre alla maglia bianconera, dopo Capitan Alex Del Piero e superando un certo Gaetano Scirea di cui prende il nome la Curva Sud dello Juventus Stadium. In Nazionale, Buffon oltre alla soddisfazione del Mondiale 2006 vinto a Berlino è il giocatore che vanta il maggior numero di presenze in assoluto. Icona del calcio italiano, Buffon è riconosciuto ed applaudito anche dai più storici rivali, in Italia e in Europa. 

Ritiro Buffon

Pensare che un giocatore del genere possa ritirarsi fa quanto meno venire un certo bruciore di stomaco. Non solo per l'immensa carriera, colpevolmente mai premiata con un Pallone d'Oro, ma anche per le prestazioni attuali che rendono Buffon ancora il miglior portiere in circolazione su piazza internazionale.

Ebbene, la notizia di oggi è che Buffon per la prima volta dichiara pubblicamente un possibile data del suo ritiro che scatterebbe alla fine del Mondiale del 2018 in Russia. Infatti, in occasione del Premio Gianni Brera, SuperGigi ha annunciato il ritiro a 40 anni (appunto nel 2018), al termine del mondiale russo. L'intervento di Buffon, sempre chiaro e lucido tanto in campo quanto fuori, è avvenuto subito dopo le parole dell'ad della Juventus Beppe Marotta che aveva sentenziato: "Buffon ha carta bianca, è arbitro del suo destino. Potrà restare qui fino a quando vorrà". 



Ebbene, quando vorrà significa non oltre il 2018. Ma siccome nella vita non si può "mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco" (cit. Giovanni Trapattoni)  non resta che sperare che le prestazioni e le sensazioni dell'attuale capitano bianconero siano così forti e positive da indurlo a restare. Sarà difficile però perché la parola di un uomo d'onore come Buffon vale molto più di mille contratti. Con dolore e amarezza, ma sarà bene che Marotta inizi a pensare seriamente ad un degno sostituto del numero 1 della Nazionale. Al momento, il secondo di Buffon è il brasiliano Neto. Anche lui tentato di lasciare Vinovo a breve termine (giugno 2016) perché l'immensità di Buffon rende difficile la vita professionale non solo ai suoi avversari ma anche a chi vive alla sua ombra. 


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